Nuovi stadi: potenziale impatto da 4,8 miliardi sul PIL in Italia

OpenEconomics ha realizzato uno studio sull’impatto economico sulla realizzazione dei 14 stadi di calcio già in fase di progettazione in Italia.

Saranno 2 miliardi e 878 milioni il totale della spesa necessaria a realizzare gli impianti sportivi.

OpenEconomics per lo studio ha utilizzato fonti pubbliche derivanti dagli studi di fattibilità dei progetti e da altre fonti giornalistiche ed elaborato i dati con un modello di Matrice di contabilità sociale multiregionale italiano – realizzato sempre da OpenEconomics – e aggiornato al 2022.  

La spesa per gli stadi potrà contribuire alla formazione del PIL dell’Italia, per 4,8 miliardi di euro, con oltre 10 mila occupati nei 5 anni complessivi di cantiere. Le entrate fiscali ammonteranno a circa 2,1 miliardi mentre i redditi delle famiglie saranno di 4,5 miliardi di euro. Il moltiplicatore della spesa è pari a 1,81.

Dei circa 2,9 miliardi necessari per la realizzazione delle opere, il 43% sarà speso per la realizzazione degli stadi di Inter e Milan e al completamento di quello di Bergamo, il totale della spesa in Lombardia sarà 1,24 miliardi di euro. 600 milioni di euro sono destinati allo stadio della Roma, mentre 200 milioni saranno necessari per realizzare il nuovo Artemio Franchi a Firenze e altrettanti per lo stadio di Cagliari. 150 sono i milioni di euro necessari al restyling del Dall’Ara di Bologna, includendo anche la realizzazione dello stadio temporaneo da 16mila posti mentre, infine, 93 milioni di euro è la spesa destinata alla costruzione del nuovo stadio di Venezia e il Bosco dello Sport, infine altri 400 milioni saranno necessari a realizzare o riammodernare gli stadi di Padova, Parma, Ternana, Empoli, Lucca e Perugia.

L’impatto dei 4,8 miliardi di euro sul PIL andrà a beneficio di tutto il territorio nazionale con Lombardia (1,6 Miliardi di euro) e Lazio (770 milioni di euro) che anche in virtù della spesa diretta assorbiranno rispettivamente il 34% e il 16% dei benefici sul PIL, la Toscana (486 milioni di euro) il 10%, l’Emilia (380 milioni di euro) di 8%, il Veneto (343 milioni di euro) 7% e la Sardegna (192 milioni di euro) il 4%. Tutte le altre regioni non direttamente interessate alle realizzazioni beneficeranno nel complesso del 21% di impatto sul Pil pari a poco più di 1 miliardo di euro. Anche l’occupazione sarà diffusa su tutto il territorio con più di 3.500 occupati in Lombardia e poco più di 1.800 nel Lazio, così come il contributo sui redditi delle famiglie che saranno pari al 32% in Lombardia e 15% nel Lazio tra le regioni maggiormente beneficiate.

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