OpenEconomics ha realizzato per Uniontrasporti, su iniziativa di Unioncamere Sicilia, una valutazione del valore economico e sociale del Ponte sullo Stretto, dal cantiere all’analisi costi‑benefici nell’arco di vita utile dell’opera.
GLI OBIETTIVI
Quantificare il valore del Ponte per un confronto pubblico più consapevole
Uniontrasporti, su iniziativa di Unioncamere Sicilia, ha richiesto un’analisi per misurare in modo credibile la creazione del valore socio‑economico dell’infrastruttura. L’analisi è stata svolta lungo due direttrici: quella degli impatti macroeconomici (diretti, indiretti e indotti) generati dal cantiere e quella dei costi e dei benefici economici generati lungo il ciclo di vita dell’opera. Lo studio mira a facilitare un confronto più consapevole tra stakeholder, evidenziando come l’opera sia in grado di attivare catene di fornitura, occupazione qualificata e maggiori entrate fiscali, con effetti diffusi in tutta l’economia nazionale, e soprattutto di garantire benefici economici superiori ai costi di realizzazione.
LA SOLUZIONE
Dal cantiere al ciclo di vita: come cambia l’analisi degli impatti dell’infrastruttura
OpenEconomics ha realizzato una valutazione che si articola in due componenti complementari: da un lato l’analisi di impatto del cantiere, sviluppata con un modello di Social Accounting Matrix (SAM) dell’economia italiana, disaggregata geograficamente a livello regionale e settorialmente in 14 comparti industriali; è stata poi realizzata un’analisi costi‑benefici sulla base delle linee guida della Commissione Europea.

I RISULTATI
PIL, occupazione, gettito fiscale e VANE: i numeri che contano per valutare l’opera
I risultati più rilevanti indicano che il cantiere potrebbe essere in grado di generare un impatto sul PIL pari a 23,1 miliardi di euro, 36.700 mila occupati equivalenti a tempo pieno e 10,3 miliardi di gettito fiscale. L’analisi stima, infatti, impatti importanti sull’economia italiana, diffusi in tutte le regioni e in grado di attivare in maniera significativa un gran numero di settori industriali, in particolare manifattura, costruzioni e servizi alle imprese; l’Analisi Costi Benefici Economica (ECBA) risulta positiva con un Valore Attuale Netto Economico (VANE) di 1,8 miliardi e rapporto benefici/costi pari a 1,2.
IL VALORE AGGIUNTO
Metodi rigorosi, standard internazionali, evidenze robuste
• Rigorosità metodologica: modello SAM nazionale con disaggregazione regionale, 14 settori, fondato su dati ISTAT e Banca d’Italia per stime solide e replicabili;
• Key Performance Indicator (KPI) chiari e comparabili, con evidenze su PIL, occupazione e gettito per confronti tra scenari, aree e orizzonti temporali;
• Metodologia standardizzata, coerente con i progetti delle Reti Transeuropee dei Trasporti (TEN‑T), utile per favorire un dibattito consapevole e costruttivo.



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