Il settore del mobile italiano continua a rappresentare una delle eccellenze industriali del Paese. Secondo uno studio diffuso da OpenEconomics in occasione del Salone del Mobile di Milano 2024, l’impatto economico del comparto sul PIL nazionale nel 2022 è stato pari a 60 miliardi di euro.
Struttura del settore e reazione agli shock
Nel 2022 il comparto contava circa 21.750 imprese attive in Italia, con 140.300 addetti e un aumento dell’11% del fatturato rispetto al 2021. Il comparto ha reagito positivamente a shock esterni come l’aumento dei costi di energia e materie prime, mantenendo livelli soddisfacenti di redditività, soprattutto nel Mezzogiorno e tra le imprese più strutturate. A fronte di 29 miliardi di euro di fatturato complessivo, si registra un moltiplicatore economico pari a 2,06: per ogni euro generato nel settore, si attivano 2,06 euro di valore economico lungo la catena del valore.
Catena del valore del mobile ed effetti indotti
Lo studio ha calcolato l’impatto economico del settore del mobile utilizzando la Matrice di Contabilità Sociale (SAM), uno strumento macroeconomico che simula la reazione delle filiere economiche a stimoli di spesa.
L’analisi mostra come i 29 miliardi di euro di spesa generino 60 miliardi di PIL tra impatti diretti, indiretti e indotti, estendendosi a settori complementari come trasporti, logistica, manifattura e servizi.
Indicatori chiave: redditi, gettito e occupazione
Oltre al PIL, lo studio ha stimato anche l’impatto in termini di:
- Redditi distribuiti alle famiglie
- Occupazione attivata nelle filiere produttive
- Gettito fiscale generato
Il tutto è stato calcolato con una disaggregazione regionale, rendendo possibile una lettura dettagliata del contributo del settore alla crescita locale.
Per maggiori dettagli, visualizza il report completo.



.png)








