November 20, 2025
Prospettive

Adaptation: il super potere nell’era dell’instabilità

Dati, policy e innovazione fanno dell’adattamento la chiave per prosperare in un clima sempre più estremo.

Paesaggio che evoca il concetto di climate adaptation

La gestione dei dati, le politiche efficaci e l’innovazione sono oggi fondamentali per affrontare i crescenti rischi climatici. Secondo World Bank e OCSE, come vediamo nei paragrafi successivi, l’adattamento è ormai una leva indispensabile per garantire crescita e resilienza.

Adaptation, la parola-chiave per non farsi travolgere dalle crisi

L’adattamento non è solo una reazione istintiva, ma un approccio strategico in grado di sostenere crescita e resilienza nel lungo periodo, soprattutto in uno scenario di shock climatici sempre più frequenti.

Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) solo tra il 4% e l’8% dei flussi globali di finanza climatica è destinato all’adattamento, ma il costo dei disastri climatici nell’Unione Europea supera ormai 26 miliardi di euro l’anno.

Gli studi OECD stimano che ogni euro investito oggi in infrastrutture resilienti consente di evitare danni quattro volte superiori nel futuro. Il recente report World Bank sottolinea che solo investendo in resilienza si possono tutelare sviluppo economico e inclusivo, come previsto dal framework GRID (Green, Resilient, Inclusive Development).

Perché l’adattamento è urgente

Fra il 2020 e il 2024 le perdite economiche globali da eventi meteorologici estremi hanno superato i 1,4 trilioni di dollari. Secondo il Network for Greening the Financial System (NGFS) anche in uno scenario di transizione net-zero il PIL mondiale potrebbe ridursi dell’8% entro il 2050 senza robuste misure di resilienza. Nel Sud globale il fabbisogno di finanza per adattamento è valutato in 300 miliardi di dollari l’anno, ma l’offerta copre appena il 10% di questa cifra. È chiaro l’appello ad un ruolo più importante delle adaptation strategy, tra le diverse strategie di adattamento climatico.  

Dall’urgenza all’azione: costruire un’economia adattiva

Per passare da un approccio emergenziale a uno strutturale, l’adattamento deve diventare parte integrante delle strategie di sviluppo e investimento. Dati e casi studio mostrano come le strategie di adattamento climatico possano generare ritorni concreti e vantaggi competitivi per Paesi, territori e imprese. Vediamolo meglio nei seguenti paragrafi.

Adattarsi conviene: numeri che lo dimostrano

L’efficacia delle strategie di adattamento è confermata da dati ed esempi che spaziano dai grandi progetti alle soluzioni operative diffuse. Numerose iniziative globali testimoniano come investire in resilienza generi ritorni evidenti sia economici sia sociali:

  • Rapporto costi – benefici superiore a 4 per le opere di protezione costiera nei Paesi a medio reddito;
  • Circa 4.000 vite salvate dalla sola estate 2006 grazie ai piani di allerta per le ondate di calore introdotti in Francia dopo il 2003;
  • Risparmi pari a 30 volte il costo della nuova diga mobile del Tamigi a Londra, grazie ai danni evitati da inondazioni;
  • Singapore: riduzione dell’11% dei tempi di percorrenza e dell’8% delle emissioni del traffico in cinque anni, grazie agli analytics climatici integrati nei trasporti.​

Il gap della finanza per l’adattamento

Il fabbisogno globale di investimenti annuali in resilienza è stimato tra i 212 e i 334 miliardi di dollari entro il 2030, ma la spesa attuale non va oltre i76 miliardi. In Europa, persino in scenari di riscaldamento contenuto, serviranno almeno 40 miliardi di euro l’anno per l’adattamento, con balzi fino a 200 miliardi in casi di maggiore gravità climatica. Ma di quali investimenti parliamo?

Le leve per trasformare l’adattamento in vantaggio competitivo

Gli investimenti in infrastrutture resilienti, innovazione finanziaria e governance sono le basi dell’economia adattiva, come documentato da World Bank e OECD. Ecco alcuni strumenti emergenti.

  • Green resilience bonds, legati a KPI climatici
  • Polizze parametriche, già operative in oltre 30 Paesi in via di sviluppo
  • Sistemi di early-warning: secondo il WMO e il World Bank serve un investimento di 3 miliardi l’anno per evitare perdite di almeno 30 miliardi
  • Piattaforme digitali per la misurazione e gestione del rischio, adottate a livello europeo dalle policy EU e in casi studio globali

 

In questo scenario, il ruolo delle imprese è cruciale. L’attuale letteratura e i benchmark OECD e World Bank dimostrano che le aziende capaci di integrare analisi del rischio climatico, strumenti finanziari innovativi e una governance trasparente nei propri modelli organizzativi ottengono una maggiore resilienza operativa, una riduzione del costo del capitale e una maggiore capacità di affrontare la volatilità del contesto socioeconomico.

La capacità di adattarsi rapidamente e sistematicamente alle nuove condizioni ambientali e di mercato va quindi considerata un fattore chiave di competitività e prosperità. In un contesto in cui l’incertezza e la complessità rappresentano la nuova normalità, l’adattamento strategico si configura come una componente essenziale della leadership aziendale nel medio-lungo termine.

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