Eurovision 2025 non è stato solo uno spettacolo musicale, ma una vera e propria macchina di crescita economica e sociale. Lo studio di impatto socio-economico condotto da OpenEconomic ha rivelato numeri che ridefiniscono completamente il ruolo degli eventi culturali nell’economia moderna.
I risultati parlano chiaro: €182,4 milioni di PIL aggiuntivo, €107,9 milioni in benefici sociali e un Social Return on Investment (SROI) di 3,4. Tradotto: per ogni euro investito nell’evento, sono stati generati 3,4 euro di valore economico e sociale.
L’Effetto domino transfrontaliero
Una delle scoperte più significative dello studio è come l’impatto di Eurovision si sia propagato ben oltre i confini del paese ospitante. L’evento ha generato ricadute economiche in tutta Europa:
- Svizzera: €53,7 milioni di impatto sul PIL
- Germania: €8,2 milioni
- Francia: €4,3 milioni
Questo dimostra che gli eventi culturali di grande portata non sono investimenti nazionali, ma catalizzatori di crescita continentale che creano valore condiviso attraverso le frontiere.
La cultura compete con i settori tradizionali
Un dato particolarmente illuminante emerge dall’analisi settoriale in Svizzera. Il comparto Arte, Intrattenimento e Ricreazione ha contribuito con €3,0 milioni al PIL, posizionandosi immediatamente dopo settori considerati tradizionalmente più “produttivi”:
- Costruzioni: €9,7 milioni
- Alloggio e Servizi di Ristorazione: €8,8 milioni
- Arte, Intrattenimento e Ricreazione: €3,0 milioni
Questo ribalta completamente la narrativa che vede la cultura come un “costo” per la società. La cultura è un settore di crescita a tutti gli effetti.