Leggere: un investimento redditizio

L’analisi di OpenEconomics ha valutato l’impatto socioeconomico della lettura su un orizzonte di dieci anni, focalizzandosi su tre fasce d’età giovanile (11-14, 15-17, 18-19 anni, secondo la classificazione ISTAT). I risultati indicano un Valore Attuale Netto dei benefici pari a 644,6 milioni di euro. Il rapporto tra benefici prodotti e investimenti sostenuti – il cosiddetto SROI (Social Return on Investment) – è di 3,8: ogni euro investito in libri per i giovani restituisce quasi quattro euro in valore sociale. Un moltiplicatore raro, che pochi altri settori sono in grado di garantire con la stessa evidenza empirica. La lettura genera, infatti, benefici duraturi e trasversali che si riflettono in molteplici ambiti della vita collettiva.

I benefici che cambiano la prospettiva

  • +288 milioni di euro: è la stima dell’incremento del reddito futuro tra chi ha sviluppato l’abitudine alla lettura in giovane età.
  • -19 milioni di euro: è il risparmio stimato per il Servizio Sanitario Nazionale, grazie a migliori condizioni di salute mentale e fisica tra i giovani lettori.
  • -240 milioni di euro: è il beneficio economico della riduzione della dispersione scolastica, favorita dall’abitudine alla lettura.
  • -80 milioni di euro: è il taglio ai costi sociali legati alla disoccupazione giovanile e al fenomeno dei NEET (giovani che non studiano né lavorano).
  • +3 milioni di euro: è il valore della maggiore digitalizzazione, poiché la lettura stimola competenze cognitive fondamentali.
  • -13 milioni di euro: è il risparmio stimato derivante dalla riduzione della criminalità, anche attraverso percorsi di lettura nelle carceri.

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