La nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2023 ha evidenziato come nel triennio 2018-2020 il gap complessivo tributario e contributivo è pari a 96,3 miliardi di euro di cui 84,4 di mancate entrare tributarie.
La domanda alla quale OpenEconomics ha provato a rispondere è: qual è l’effetto sul PIL della spesa generata dall’evasione fiscale? E quale sarebbe stato l’effetto se lo stesso ammontare di spesa fosse effettuato dalla Pubblica Amministrazione in conseguenza degli introiti derivanti dalle tasse? Una domanda che è stata considerata interessante dalla trasmissione de La7 Dimartedi.
Lo studio di OpneEconomics ha stimato che l’evasione erariale di 84,4 Mld determina un minor Pil per 33 Mld di euro rispetto all’ipotesi di un extragettito di pari importo. Si tratta di un effetto dell’evasione poco dibattuto rispetto a quelli etici.
Nel primo caso, considerando la spesa effettuata dalle classi di reddito delle famiglie che sono soggette al pagamento delle tasse l’impatto sul PIL è di circa 170 miliardi di euro, con oltre 41 miliardi di euro di entrate fiscali indirette e indotte.
Se invece venissero pagate le tasse, le risorse liberate da investire in spesa pubblica potrebbero raggiungere un effetto sul PIL pari a 203 miliardi di euro oltre a generare effetti fiscali indiretti e indotti per circa 53 miliardi di euro.
Va considerato anche l’aspetto sociale che da un lato favorisce in maniera diretta solamente chi evade e a cascata i percettori di reddito delle catene produttive attivate dalla loro spesa, mentre nel caso della spesa pubblica i beneficiari diretti diventano tutti i membri della comunità che inoltre, può beneficiare dell’incremento di spesa per servizi pubblici oltre che i percettori di reddito delle catene produttive che la spesa pubblica innesca.
Il risultato complessivo oltre ad una generalizzata crescita della ricchezza del paese potrebbe essere una riduzione delle diseguaglianze tra le diverse fasce di reddito.